Malaguti Motorcycles

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History of Malaguti Motorcycles

Motorcycles, Scooters and Mopeds


L'officina Malaguti dalle bici alle moto

Antonino Malaguti fonda una officina per la fabbricazione di biciclette in via Bondi. La ditta Malaguti equipaggia e sponsorizza negli anni una squadra professionistica di ciclismo, che annovera campioni quali Loretto Petrucci, vincitore della Milano-Sanremo nel 1952 e '53.

Negli anni Cinquanta la Malaguti comincerà a produrre telai per il motore "Mosquito" della Garelli e quindi una fortunata serie di ciclomotori e scooter, fino all' "F10" e al "Phantom" degli anni Novanta.

L'espansione della produzione porterà ad un limitato aumento del personale, poichè l'azienda continuerà ad appoggiarsi a ditte esterne (come la Franco Morini per i motori) per le parti accessorie.

Source: Biblioteca Salaborsa Licence: CC BY 4.0



Antonino Malaguti (1908-2003), originario di San Giovanni in Persiceto, si era trasferito nel 1918 con la famiglia ad Anzola Emilia. Raggiungendo Bologna in bicicletta, aveva frequentato i Corsi professionali dell’Istituto Aldini-Valeriani e lavorato, nel contempo, presso l’Officina-garage Scarani, in Via Toscana. Promettente ciclista, aveva vinto nel 1924 tredici gare su venti riservate ai novizi.

Abbandonata la carriera agonistica nel 1931, a seguito di un grave incidente, si era perfezionato nella costruzione dei telai per biciclette nell’officina meccanica del fratellastro Guido Grazia, in Via Mirasole. Prima del secondo conflitto mondiale la ditta F.lli Malaguti di Antonino Malaguti e Guido Grazia, con negozio in Via Santo Stefano e officina in Via San Vitale, costruiva biciclette per turismo e da corsa molto apprezzate, attività ripresa poi nel dopoguerra, con la proposta anche di biciclette e ciclomotori con motore Mosquito Garelli.

Nei due decenni successivi la produzione era progressivamente aumentata, di pari passo con il successo dei motocicli Malaguti. Il trasferimento nello stabilimento di San Lazzaro di Savena, nel 1960, aveva sancito il definitivo abbandono delle biciclette in favore delle moto di piccola cilindrata, costruite in un gran numero di modelli e varianti; come del resto avverrà anche nei decenni successivi, affermando il marchio come uno dei maggiori costruttori in ambito nazionale. La Malaguti ha cessato l’attività nel 2011. Antonio Campigotto. Testo tratto da "La Ruota e l’Incudine la memoria dell’Industria Meccanica bolognese in Certosa", Minerva, 2016
Source Bolgna Musei Storia e Memoria


The company was established in 19231 by Antonio Malaguti as a producer of bicycles. They sponsored a professional cycling team which included champion rider Loretto Petrucci, winner of the Milan-Sanremo in 1952 and 1953.

After the war he moved to a workshop in via Bondi, Bologna, Malaguti entered the motorcycle market in the 1950s building frames to house the Garelli Mosquito engine. 2.

In 1958 his first mopeds appeard powered by the Express 49 from Germany and with suspension front and rear. Bicycle production ceased around this time, and light motorcycles were added to the range powered by Franco Morini 50 and 125cc engines.

Malaguti moved to S. Lazzaro di Savena, in Via Emilia Levante, in 1960.

They built the Saigon 50cc scooter from 1966-1968.

In the second half of the 1970s they produced some thirty models which were sold all over Europe, particularly in France.

In addition to the range of small-bore Franco Morini powered road machines they built the very successful Cavalcone 50 off-road bike. This machine had an advanced two-stroke engine with radially finned head, alloy barrel, six-speed transmission, electronic ignition, gas shock absorbers and long-travel forks. Their mopeds included the 4-speed Ronco, the Fifty and the Haccapi, available with alloy or spoked wheels.

Later catalogues listed the Three-Three, the Quattrotto, and the Motorik with small wheels. The range was extended with a road model, the RTD 50, and with a renewed series of off-road models with 50cc water-cooled engines. There were also 125cc enduro models with 20hp engines.

The models were refined and improved over the decade, using engines from Yamaha and Minarelli.

In the mid-1990s the focus moved to scooters, the most successful of which was the Phantom. During this period they used Minarelli, Sachs and Yamaha engines.

Towards the end of 2011 the company announced that they were closing, which they did in early 2012.

Notes
1. Augusto Malaguti & C. existed in Bolgona before 1914 as an "Auto - Moto - Cicli" workshop. This is probably the father of Antonio Malaguti.
2. Tragatsch gives 1958 as the start of motorcycle production, other sources vary.
3. The marque reappeared in 2022 with a website at malaguti.bike which, at time of writing (Dec 2022) gave little information about the company but appeared to be based in Vienna.

Sources: MC Storico Conti; Tragatsch p199; Biblioteca Salaborsa; Bolgna Musei Storia e Memoria; Museo del Patrimonio Industriale, Bologna



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