Passione e innovazione: questo è il DNA della Segoni. Da sempre. Tutto comincia negli anni ’70, un'epoca straordinaria e irripetibile per il motociclismo: dalle bicilindriche inglesi che lasciavano la macchia d’olio fissa nel box si passa a vere e proprie astronavi come le tre e quattro cilindri giapponesi; moto potentissime, affidabili, e bellissime. Nel frattempo, il mondo si appassiona alle imprese leggendarie di Agostini e Hailwood, che fanno la storia del motociclismo. La moto non è più solo un mezzo di trasporto: diventa oggetto di passione e di culto.
1971
In questa epoca d’oro due fratelli fiorentini, Giuliano e Roberto Segoni, decidono di fare della loro passione la sfida di una vita. Entrambi vivono per la moto, e sono complementari: Giuliano è preparatore e meccanico, Roberto architetto e designer.
Un’alchimia perfetta, che li porta fin da subito a sviluppare soluzioni innovative e diverse da tutto ciò che esisteva in quel periodo. Primo oggetto del loro interesse è quello più nascosto e al tempo stesso fondamentale: il telaio, lo scheletro della moto, la sua stessa essenza.
Dal loro genio nasce qualcosa di inimmaginabile fino ad allora: un telaio innovativo a struttura tubolare con blocco centrale portante talmente innovativo che molti anni dopo sarà preso come esempio dalle maggiori case di produzione motociclistica.
Ma Giuliano e Roberto non si fermano qui. A loro non basta innovare il concetto della moto, vogliono testare i loro lavori nelle competizioni. Nasce la storia del team Segoni Corse: per tutti gli anni ’70 le motociclette di serie preparate e modificate per competizioni agonistiche dell’azienda fiorentina diventano una presenza fissa e dirompente nel mondo delle gare di endurance.
1972
L’esordio avviene dopo un anno: nel 1972 una Special 750 Laverda guidata da Augusto Brettoni fa il suo esordio nella 200 Miglia di Imola. Sempre nello nello stesso anno, e sempre con Brettoni in sella, la Segoni partecipa anche al Bol d’Or di Le Mans, una gara che si svolge sull'arco delle 24 ore.
1973
Nel 1973-74 la Segoni Corse sarà l’unico team italiano a portare a termine la 24 ore francese prima con Gereghini/Daneu in sella a Laverda 750 SFC e poi con Daneu/Stanga e Valli/Ormeni.
1974
Il nome Segoni comincia a circolare nell’ambiente delle moto, e i due fratelli decidono di lanciarsi su un'altra sfida in ottica di finanziamento corse. Nel 1975 La Segoni inizia la produzione di motociclette omologate per l’uso stradale. Lo stesso anno al Salone del Motociclo (EICMA) di Milano viene presentato il primo esemplare unico: la Segoni K900 Kawasaki elaborata Termignoni, di cui verranno venduti addirittura 52 modelli, un numero eccezionale. Come tutti i modelli Segoni che seguiranno, queste moto arrivano direttamente dal mondo delle corse, di cui mantengono tutti i segni distintivi e i particolari tecnici.
1978
Le corse restano infatti sempre il cuore della Segoni: dal 1972 al 1978 la Segoni Corse partecipa a 14 gare di endurance sui circuiti più importanti del vecchio continente, coronando il successo nel 1978 con il titolo italiano juniores raggiunto da Gino Mandro con una Segoni Special motorizzata Suzuki.
Lo stesso anno, si chiude tragicamente il primo capitolo della Segoni: Giuliano muore in sella ad una moto, mentre sta testando una Segoni K900 Kawasaki. Un colpo durissimo: per la Segoni sembra arrivata la parola “fine”. Ma l’ultimo capitolo è ancora da scrivere…
Manufactured: 1971-1979
The brothers Giuliano and Roberto Segoni founded Segoni Corse in Florence in 1971. Giuliano built an alloy monocoque chassis and the bodywork and appearance were attended to by Roberto. The machine was fitted with a Laverda 750 SFC engine, and was entered in the Imola race of 1972, ridden by Augusto Brettoni. It also competed in the 24hr Bol D'Or at Le Mans ridden by Nico Cereghini and Giancarlo Daneu.
These performances brought attention, and orders came from both endurance riders and those seeking a high-end sports machine.
In 1974 a Segoni-Kawasaki 900 was raced in the Le Mans 24 Hours. That year they collaborated with Arturo Magni to produce the chain-drive MV Agusta-Segoni Special 750.
The following year the first road-legal motorcycles appeared, the Termignoni-tuned Segoni K900 Kawasaki. It was presented at the 1977 Milan Show and around 50 of them were produced. Two of these were entered in the Le Mans and came in 10th and 17th, outperforming all of the official Italian teams - none of which finished.
In 1978 a Suzuki Titan with a Segoni chassis won the 500 Junior Speed Championship ridden by Gino Mandro.
Other machines were powered by the Honda 750 Four and small-calibre Moto Gori engines.
On the 26th September 1978 Giuliano Segoni had a a motorcycle accident in the centre of Florence, and died as a result.
In 2015 Giuliano's son Lorenzo, together with his friend Tommaso Contri, reopened the family business and presented a new machine at that year's EICMA.
Sources: segonispecial.it, rustedmotorcycle.it, et al.
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