A Brief History of the Marque
Viene cosi' istituita la SIM (Societa Italiana Motori) che presenta l'anti-Motom cioè il Pegaso.
Si tratta di un ciclomotore utilitario che nasce da un progetto dell'ingegner Carlo Buraschi e Gianni Scazzina e che viene battezzato appunto Pegaso, il mitologico cavallo alato utilizzato da Zeus per trasportare le folgori fino all'Olimpo e che era stato cavalcato da Bellerofonte quando uccise la Chimera.
A questa augurale leggenda fa pero' da contrasto la fine della stessa, dove si narra che il cavaliere (Bellerofonte) mori' cadendo appunto dal focoso destriero alato.
Forse un presagio perchè il Pegaso, ciclomotore, non ha avuto il successo sperato e nei primi anni Sessanta la produzione ha termine.
A sfavore del successo del Pegaso gioca l'incredibile somiglianza col Motom, una rete commerciale limitata e una potenzialita' industriale scarsa e anche complessa.
Il ciclomotore Pegaso era infatti costruito dalla SIM (Societe Italiana Motori) con sede in Milano, prima in via Venini 31 e poi in via Ramazzini 6, ma anche dalla OMP (Officine Meccaniche Polesine).
Due societa' distinte che lavorano in sincronia tra loro. La SIM si occupava della realizzazione del propulsore e dell'assemblaggio dei ciclomotori, mentre la OMP di Polesine Parmense costruiva i telai per la SIM.
Il tutto veniva assemblato a Milano ma anche a Golasecca in alcuni capannoni.
Nel 1959 viene realizzato il Pegaso 60 che ha motore di 52,75 cce viene considerato una motoleggera ma questo non contribuisce a risollevare le sorti della SIM che dopo poco cessa la produzione, siamo nel 1961.
Il Pegaso è stato realizzato nelle versioni T con motore da 1,7 CV e velocite 55 km/h e versione GT, motore leggermente più potente per una velocite 60 km/h.
Si annoverano anche il modello TV con potenza di 2,4 CV e velocite 65 km/h, ed il modello S potenza 3 CV e velocite 80 km/h.
The story of the Pegaso began in 1955 when two engineers from Motom of Milan decided to create their own motorcycle company, SIM (Societa Italiana Motori).
It is a utilitarian moped which engineer Carlo Buraschi and Gianni Scazzina named Pegaso, the mythological winged horse ridden by Zeus to take lightning to Olympus which was ridden by Bellerophon when he killed the Chimera. It is said that the knight (Bellerophon) died after falling from the fiery winged steed.
Perhaps an omen because the Pegaso moped did not achieve the expected success and the production ended in the early sixties.
In this regard Pegaso had a the strong resemblance to Motom, with a limited commercial network and industrial facilities.
The Pegaso moped was built by SIM (Società Italiana Motori) based in Milan, initially at Via Venini 31 and then in Via Ramazzini 6, and also from the OMP (Officine Meccaniche Polesine).
The two companies worked together - SIM was involved in the construction of the engine and assembly of mopeds, while the OMP of Polesine Parmense built the frames for SIM.
The complete machines were assembled in Milan, and also in workshops in Golasecca.
The Pegaso was created in "T" versions with an engine delivering 1.7 hp and speed 55 km/h, and the GT model had a slightly more powerful engine giving a speed of 60 km/h.
Also they produced the TV model of 2.4 hp and max speed 65 km/h, and the S model of 3 hp and 80 km/h.
In 1959 the Pegaso 60 appeared with a 52.75 cc engine. It is considered a lightweight motorcycle, but it was not enough to revive the fortunes of the SIM and in 1961 production ceased.
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Source: Moto di Lombardia