Brief History of the Marque
Nasce a Gallarate nel 1955 come fabbrica di biciclette.
Il marchio Aspes deriva da Aspesi, cognome della moglie di Teodosio uno dei fratelli Sorrentino proprietari dell'azienda.
Nel 1969 presentano la Cross Special 50 mossa da motore Minarelli.
Dopo poco si passa alla costruzione delle 125 impiegando motori Maico, Minarelli e Sachs ed infine propri motori ASCO (ASpesi e COnsiglio) costruiti a Travacò Siccomario in provincia di Pavia grazie alle capacità di Vito Consiglio che negli anni Sessanta aveva costruito motori da kart a due tempi con valvola rotante a marchio Komet.
Motori che conquistarono allori nelle gare iridate, nei campionati europei e nei campionati italiano, francese, britannico, svedese e addirittura in Sud Africa.
E' in questo contesto che viene progettato e prodotto il motore per l'Aspes Yuma.
Le principali attenzioni della Aspes sono rivolte al cross e nel 1971 vince il campionato lombardo con Felice Agostini (fratello di Giacomo Agostini).
Corrono per Aspes anche piloti come Alborghetti, Vertemati e Corrado Maddii che vince il campionato italiano nel 1976.
Per la produzione di serie nel 1972 al Salone di Milano viene presentata la moto da regolarità chiamata Hopi e la Navaho 50 con propulsore Minarelli.
Nel 1976 la Aspes inizia la produzione di modelli da strada mettendo in vendita il velocissimo modello Yuma 125.
Nel 1977 viene realizzato un prototipo di 250 cc che però non viene messo in vendita.
Nello stesso anno è in listino il ciclomotore Sioux monomarcia automatico.
Nel 1978 la gestione dell'azienda passa a Pier Mario, figlio di Teodosio.
Nel 1982 la Aspes viene assorbita dalla Unimoto che ha sede a Longiano in provincia di Forlì e dove la produzione continua fino al 1984.
The company was formed in 1955 in Gallarate as a bicycle factory.
The name Aspes is derived from Aspesi, maiden name of Maria Sorrentino. Maria's father Pietro Aspesi had been in the motorcycle trade before the war, and it was she who formed the company with her husband Theodosius Sorrentino and his brothers. (1)
In 1969, they introduced the Cross Special with a 50cc Minarelli engine.
In following years Maico and Sachs engines were also employed along with their own ASCO (ASpesi e COnsiglio) powerplants.
Their machines won laurels in the world championship races, in European leagues and the Italian, French, British, Swedish and South African championships.
The main focus of Aspes is motocross, and in 1971 they won the world championship with Felice Agostini, brother of Giacomo Agostini. Other Aspes riders include Alborghetti, Vertemati and Corrado Maddie.
The Milan Show of 1972 saw the introduction of the Hopi and Navaho models with 50cc Minarelli engines.
1976 saw Aspes begin production of the Juma 125 (Yuma 125), their first street-legal model, and in 1977 they built a prototype 250cc which did not go into production. In the same year the Sioux single speed automatic moped appeared.
In 1978 the management of the company passed to Pier Mario, son of Theodosius.
In 1982 Aspes control was acquired by Unimoto, based in Longiano in the province of Forlì, and there production continued until 1984.
The Aspes brand was purchased by Menzaghi Motors of Varese in 2008. The name was applied to a US-designed and Asian-built scooter with a Honda engine which charged batteries to run the electric motor which drove it, the Sirio Hybrid 50. In 2012 Aspes presented with considerable fanfare a similarly configured scooter, the Vega Hybrid 125 with a 125cc four-stroke engine and a 48v electric motor, which switched from electric drive to IC drive when the speed exceeds 20km/h.
An e-bike was produced, the Aspes Elios, with the motor mounted adjacent to the rear wheel.
An archive of the 2010 site: aspesitalia.com
Notes: (1) motoaspes.blogspot - the name is given elsewhere as Teodosio.
Sources: Moto di Lombardia, jonesmxcollection.com
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