Mondial Motorcycles

Today in Motorcycle History

F.B. Mondial Motorcycle History

History of the Italian Marque

F.B. Mondial moto d'epoca

La storia di questa prestigiosa Casa motociclistica risale al 1929. L'inizio dell' attivita' la si deve al Conte Giuseppe Boselli, grande appassionato di motociclismo nonchè valido corridore, discendente di una facoltosa casata di proprietari terrieri ad Ancarano in provincia di Piacenza.

Al Conte viene l'idea, visto il momento molto favorevole ai mezzi di trasporto, di coinvolgere la famiglia, formata dai fratelli Luigi, Carlo, Ettore ed Ada, in una nuova attività commerciale.

Viene aperto a Milano un negozio, chiamato familiarmente "el negusiet" cioè il negozietto, dove vengono vendute moto GD a due tempi e CM.

Nella meta' degli anni Trenta inizia l'avventura industriale della famiglia Boselli che acquisisce a Bologna un capannone dove inizia la costruzione di motocarri e camion leggeri per il trasporto merci.

Modello di punta della F.B., marchio che significa Fratelli Boselli, è il motocarro con motore monocilindrico corsa lunga di 600cc e distribuzione monoalbero in testa.

Interessante notare che gli stabilimenti dove si costruiscono i motocarri F.B. sono di proprieta' di Oreste e Alfonso Drusiani, rispettivamente padre e figlio, validissimi tecnici molto vicini alla famiglia Boselli.

I motocarri hanno subito un buon riscontro da parte del pubblico, sono infatti robusti e molto affidabili. Con la seconda guerra mondiale Bologna viene pesantemente bombardata ed i capannoni dei Drusiani rasi al suolo e per giunta i pochi macchinari sopravvissuti vengono requisiti dalle autorita' militari e della neonata F.B. non resta più nulla.

Al termine del conflitto pero', grazie alle risorse economiche di cui i Boselli dispongono, l'azienda viene ripristinata e nel 1946 riprende la costruzione di motocarri.

Nel frattempo Alfonso Drusiani progetta e costruisce un nuovo motore per motoleggera. Innovativo perchè di piccola cilindrata, 125cc, ma a quattro tempi e con doppio albero a camme in testa.

Il progetto piace subito al Conte Giuseppe che decide, con l'approvazione dei fratelli, di affiancare alla produzione dei motocarri anche quella di motociclette che vengono denominate Mondial.

All'inizio la produzione delle Mondial è destinata solo all'impiego agonistico e i successi non tardano ad arrivare. La 125 bialbero batte, al primo tentativo, il record sul chilometro lanciato.

Le premesse sono buone e la Mondial inizia a scendere in pista confrontandosi con l'agguerrita concorrenza. La rivalità tra le squadre è accesissima, soprattutto nei confronti della Morini, dato che tra Giuseppe Boselli e Alfonso Morini (proprietario dell'omonima casa motociclistica) la competizione risaliva ai tempi in cui entrambi erano piloti e si misuravano direttamente sulle piste.

La Mondial si rivela vincente anche sulle piste di velocita' e in breve diventa una macchina desiderata dagli sportivi e dai giovani. I Boselli decidono così di iniziare la produzione di motoleggere.

La sede della Mondial è a Milano in via San Giusto, dove hanno sede anche gli uffici della dirigenza, ma la maggior parte dei lavori di produzione sono affidati a terzi. Alla ditta Michelini di Bologna viene affidata la produzione dei motori a quattro tempi, 125 e 175cc.

Viene strutturata una rete di concessionari e le richieste di moto sono tanto numerose da obbligare la Casa a cessare la produzione dei motocarri per impiegare tutte le risorse, umane e tecniche, esclusivamente per la costruzione di motociclette.

Nel 1957 la Mondial, insieme a Guzzi e Gilera, decide di abbandonare le competizioni e questo è stato un grosso errore perchè la Mondial viveva grazie alla sua immagine sportiva.

Nel 1961 muore Michelini a cui la Mondial aveva affidato gran parte della sua produzione e si ha anche il fallimento della ditta Rocca che aveva l'intera produzione del modello 75 sport.

Tutte queste cause concomitanti hanno portato la Casa milanese verso un inesorabile declino. La mancanza di nuovi modelli e la vendita di moto realizzate con il vecchio materiale giacente nei magazzini ha portato la Casa al collasso e alla chiusura.


The history of this prestigious motorcycle company dates back to 1929 when Count Giuseppe Boselli, a great lover of motorcycling as well an enthusiastic sportsman, and head a wealthy family from Piacenza formed the business with his brothers Luigi, Carlo, Ettore and Ada. They opened a motorcycle shop in Milan locally known as "el negusiet" selling two-stroke machines built by GD and CM.

In the mid thirties the Boselli family acquired a building in Bologna where they began construction of motofurgoncini and light trucks to transport goods.

Motofurgoncini

Motocarro

Three-wheeled motorcycle-based light utility vehicle
Synonyms: motocarro, motofurgoncini, motofurgone, motofurgoni (plural), triporteur, trimoteur.
Related to Forecars

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The top model FB (Fratelli Boselli) three-wheeler had a long-stroke 600cc single-cylinder engine with single overhead cam.

The factories where they built the FB motocarro were owned by Oreste and Alfonso Drusiani, father and son, very close to the Boselli family and highly skilled. .

The robust and reliable three wheelers proved popular. During the Second World War Bologna was heavily bombed and the Drusiani workshops were razed to the ground, and what little machinery left was taken by military authorities. The fledgling F.B. was left with nothing.

After the war, thanks to the financial resources which Boselli retained, the company recovered and in 1946 resumed construction of motocarri.

Motofurgoncini

Motocarro

Three-wheeled motorcycle-based light utility vehicle
Synonyms: motocarro, motofurgoncini, motofurgone, motofurgoni (plural), triporteur, trimoteur.
Related to Forecars

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During this period Alfonso Drusiani designed and built a new engine for motoleggera (lightweights), a small-displacement 125cc four-stroke with dual overhead camshafts.

With the approval of his brothers, Count Giuseppe decided to support the production of three wheelers, and also of motorcycles built under the new name of Mondial.

Initially the production of the Mondial was destined only for competition. Success was almost immediate.

On its first attempt the DOHC 125 took the record for the flying kilometer.

DOHC

DOHC

Double Overhead Cam
Many variations incuding belt, chain and bevel drive

On the race track Mondial faced fierce competition especially from Morini, since between Giuseppe Boselli and Alfonso Morini competition dated back to the days when they raced against one another.

The Mondial was winning the hillclimb races and soon became the machine of choice for talented young riders. The Boselli firm then decided to start the production of lightweight motorcycles.

Headquarters of Mondial were located in Milan at Via San Giusto but most of the production was outsourced to third parties. The Michelini company of Bologna was entrusted with the production of four-stroke 125 and 175cc engines.

A dealer network was created and requests for motorcycles were so numerous as to require the company to cease production of three wheelers and focus its resources exclusively on the construction of motorcycles.

In 1957 Mondial, along with Guzzi and Gilera, withdrew from competition. This proved detrimental to Mondial's popularity which was strongly linked to its sporting success.

In 1961 Michelini, the company to which Mondial had entrusted much of its production, failed. The Rocca company also failed, and they had been responsible for the entire production of the 75 sports model.

These events plunged Mondial into an inexorable decline. There were few new models, and many machines were constructed from remnants of earlier machines in warehouse stores. The company collapsed and Mondial was no more.

Sources: Moto di Lombardia, Henshaw.

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